L’Autore dopo la presente opera naufragò con il suo amico Pietro Autier, in terre dove solo la Storia rende chiari i contorni del paesaggio. Discepolo del suo maestro, di lui quanto del suo inseparabile amico si hanno poche e confuse notizie. I pochi che li hanno avvistati, non hanno mai visto oltre la costa dei loro immensi per quanto sperduti possedimenti. (Qualcuno parla di ricchezza , altri sussurrano di anima…). Ha pubblicato Dialoghi con Pietro Autier, Frammenti in rima, Lo Straniero.