Descrizione
«Siamo nel campo della narrativa d’invenzione. Si tratta di una breve serie di racconti che si svolgono in un arco di tempo compreso tra la metà degli anni ’50 e il biennio 68÷69 del Novecento. Il primo di tali racconti, scritto in una lingua che ripropone a suo modo – per semplice diletto – un’affabulazione arcaizzante d’altre epoche , si dipana in realtà appunto lungo tre favole. Il resto dei racconti, “seri”, benché “di fantasia”, trovano palesi rispondenze con la cronologia di scrittura: considerati i tempi tutt’altro che luminosi e leggeri che gli abitanti di questo mondo – e gl’italiani in particolare – hanno dovuto attraversare: ovviamente – a parere dell’autore – non senza la generosa quanto perversa complicità di molti poteri assoggettanti, comprese istituzioni statali nostrane e non soltanto. L’ironica “Prolusione” del 1987, invece, è una modesta meditazione/puntualizzazione dell’autore sul concetto e significato attivo di libertà: sulla teoria, sull’etica, nonché sulla prassi della libertà».
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