Costruire le scene di un romanzo non è facile, per questo può essere un valido aiuto seguire i consigli di scrittura tratti dal libro della famosa scrittrice di polizieschi Elisabeth George. Nel suo saggio L’arte di costruire un romanzo l’autrice spiega il suo metodo di scrittura, frutto del suo lavoro di autrice che ha da sempre desiderato migliorarsi. Nel saggio spiega, prendendo come esempio il suo libro La donna che vestiva di rosso, che il suo metodo può essere seguito in toto, oppure si può scegliere di prendere solo alcune parti tralasciandone altre. Perché per scrivere bene romanzi non esiste una ricetta valida per tutti ma il fatto di avere delle indicazioni può essere di aiuto per chi ha difficoltà e poca esperienza ma si voglia cimentare nel difficile progetto di scrivere un libro.
Chi è Elisabeth George
Elisabeth George è una scrittrice statunitense famosa per i suoi romanzi polizieschi, in particolare per la serie con i personaggi dell’investigatore Thomas Lynley e la sergente Barbara Havers. Dai suoi libri è stata tratta anche una serie tv prodotta dalla BBC durata sei stagioni. Ha scritto anche libri per ragazzi, raccolte di racconti e saggi sulla scrittura. Tradotta in 30 lingue ha ricevuto numerosi riconoscimenti come l’Anthony Award, l’Agatha Award, il primo posto al Grand Prix de Littérature Policière e al MIMI, il premio tedesco della crime fiction.
Elementi importanti per costruire le scene
L’autrice scrive che per costruire scene efficaci servono alcuni requisiti. Innanzitutto la scena deve essere contestualizzata in un’ambientazione. Scelta l’ambientazione è bene presentarla al lettore in modo che sembri reale, quindi descrivendola puntando su determinati dettagli, senza esagerare e senza inserire invece dettagli che possono essere superflui. Se si hanno difficoltà nell’immaginare un’ambientazione si può scegliere, come fa l’autrice, di inserirne una presa dalla realtà e quindi di visitarla e fotografarla in modo poi da riuscire a descriverla al meglio.
Nella scena devono essere presenti uno o più personaggi che devono avere uno scopo preciso per essere in quella determinata scena. Il personaggio, di cui seguiamo il punto di vista, avrà ovviamente una sua mentalità che influenzerà il suo modo di essere nella scena e di vedere le cose che gli stanno succedendo.
Nella scena possono essere introdotti degli interrogativi oppure dare loro una risposta, che può essere anche incompleta o parziale. Deve sempre essere presente un conflitto che può essere interiore o esterno. Il conflitto esterno può essere rappresentato da personaggi tra loro contrapposti, oppure con l’ambiente o una situazione. Invece il conflitto interiore può essere mostrato attraverso i pensieri, i dubbi e le riflessioni del personaggio del punto di vista, oppure se riguarda un altro personaggio può essere mostrato grazie a quello che fa o dice.
Come costruire e strutturare le scene
Elisabeth George indica anche alcuni tecniche per strutturare una scena e renderla quindi al meglio:
- Tecnica cinematografica. Con questa tecnica ci si focalizza prima sul luogo, poi sull’ambientazione e infine sull’azione vera e propria. Un esempio di cui parla l’autrice è quello di mostrare all’inizio il luogo, per aiutare il lettore di familiarizzare con questo. Poi di focalizzare l’attenzione come se si restringesse l’inquadratura, rivelando più dettagli. Solo in questo momento può iniziare l’azione. Facendo il paragone con il cinema è come se si restringesse l’inquadratura da ampia a una visione più ristretta, dal generale al particolare, e inseguito mostrare l’azione che i personaggi compiono in questa ambientazione.
- Tecnica udito contro vista, quando la scena comincia con un dialogo, più o meno lungo. Per inserire i dettagli sull’ambiente si può approfittare delle pause naturali del dialogo oppure presentando il luogo dove si sta svolgendo la conversazione.
- Struttura presente-passato-presente. Dopo aver seguito la linea temporale dello svolgimento dell’azione, si sceglie un punto dove tornare indietro e narrare come si è giunti a quel punto.
Fonte:
E. George, L’arte di costruire un romanzo, Longanesi, 2020.
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