Quando si scrive una storia può essere molto utile rifarsi a dei modelli. Uno dei più conosciuti è quello definito il Viaggio dell’eroe. Questo schema è stato ideato da Christopher Vogler prendendo spunto dagli studi di Joseph Campbell.
Vogler, nel suo libro “Il viaggio dell’eroe” afferma che questa struttura è universale e che quindi appartiene a tutte le culture, in tutte le epoche. Infatti questa struttura scaturisce dall’inconscio collettivo e pertanto riflette preoccupazioni universali.
Questo viaggio può essere diretto verso un luogo reale, ma può anche essere un viaggio della mente o dello spirito.
Le 12 fasi del Viaggio dell’eroe:
1) Il mondo ordinario
L’eroe inizialmente vive in un mondo ordinario, fatto di routine, di vita quotidiana. È quindi fondamentale far conoscere, inizialmente, il mondo ordinario dell’eroe per evidenziare così il contrasto con il mondo straordinario. È in questa fase che l’eroe viene presentato ai lettori e viene creato il legame di empatia tra l’eroe e questi. Deve quindi essere possibile immedesimarsi nell’eroe, meglio se questo personaggio non è perfetto ma che presenti dei difetti, delle debolezze. In questo modo abbiamo un personaggio più umano.
2) La chiamata all’avventura
La chiamata all’avventura è qualcosa che rompe l’equilibro nel mondo ordinario dell’eroe. Può essere un problema, una sfida. Questo evento determina anche l’obiettivo dell’eroe. È qualcosa che fa iniziare l’avventura, che lo porta ad agire e a lasciare il suo mondo ordinario.
3) Il rifiuto della chiamata
L’eroe è incerto se accettare la chiamata, entra in gioco la paura dell’ignoto. Inizialmente l’eroe può anche rifiutare la chiamata. Dovranno presentarsi altri elementi che lo aiuteranno ad accettare, come un mentore o un altro cambiamento.
4) Il mentore
Il ruolo del mentore è quello di aiutare l’eroe ad affrontare l’ignoto e quindi gli darà consigli, suggerimenti, ma anche strumenti o doni. Il suo compito è quindi quello di convincere l’eroe ad accettare la chiamata e cominciare l’avventura. Il rapporto tra l’eroe e il mentore, a livello simbolico, può rappresentare il rapporto genitore e figli, inseganti e studenti, dottore e paziente ecc.
5) Il superamento della prima soglia
Una volta accettata la chiamata l’eroe si trova nel mondo straordinario. Inizia così l’avventura vera e propria. L’eroe ha deciso di superare le sue inziali paure e di affrontare le avventure e gli ostacoli. Una volta superata questa soglia non potrà più tornare indietro.
6) Le prove, gli alleati e i nemici
Cominciata l’avventura dell’eroe questi si ritroverà a dover affrontare delle prove, conoscerà degli alleati e si ritroverà contro dei nemici.
7) Avvicinamento alla caverna più profonda
L’eroe arriva nel posto più pericoloso. Questo è il momento di superare la seconda soglia. Di solito prima di questo momento c’è la fase di avvicinamento, ovvero l’eroe cerca di trovare le strategie migliori per affrontare i pericoli.
8) La prova centrale
Questo è un momento molto critico della storia, l’eroe si trova davanti alla sua paura più grande e alla sfida più pericolosa. In questo momento anche il pubblico è molto coinvolto, vive intensamente le emozioni dell’eroe. Insieme a lui affronterà questa situazione drammatica, ricca di suspense, dove sembra tutto perduto e l’eroe può anche morire. Ma infine riesce a superare questa prova.
9) La ricompensa
L’eroe ha superato la prova centrale e quindi riceve una ricompensa: un oggetto, un simbolo ma anche la conoscenza. Questa può aiutare l’eroe nella riconciliazione con le forze ostili come per esempio riconciliarsi con un genitore. L’eroe può festeggiare la sua vittoria.
10) La via del ritorno nel viaggio dell’eroe
In questa fase del viaggio l’eroe matura la decisione di voler ritornare nel Mondo ordinario, ma dovrà lottare e superare altre prove nella via del ritorno.
11) La resurrezione
L’eroe viene messo alla prova ancora, come se dovesse dimostrare di aver imparato la lezione della prova centrale. Può capitare che si ritrovi ancora in una situazione dove rischia la morte. Grazie a queste prove l’eroe ne esce trasformato.
12) Il ritorno con l’elisir nel viaggio dell’eroe
È il finale, dove l’eroe riesce a tornare nel mondo ordinario. Ma perché il suo viaggio non risulti inutile deve portare con sé l’elisir. Può essere un tesoro, amore, libertà, saggezza ecc. Se non porta con sé l’elisir allora l’eroe sarà costretto a ripetere l’avventura.
Conclusione
Tantissime storie sono state create seguendo questo modello e alcune hanno ottenuto un’enorme successo. Ovviamente non deve essere seguito per forza alla lettera. Si possono saltare alcune fasi, oppure spostare l’ordine di altre. La struttura funziona ugualmente. Come scrive Vogler: “Il viaggio dell’eroe è estremamente flessibile, capace di subire infinite variazioni senza perdere nulla della sua magia, e sopraviverà a tutti noi”.
Fonte:
C. Vogler, Il viaggio dell’eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema, Dino Audino Editore, 2020.
Lascia un commento